Sarebbe stato molto più facile. Avrei risparmiato tanto tempo ed energia se fossi scappato via, ma il tuo sorriso, la tua risata, la tua presenza mi hanno catturato e non ho avuto la possibilità di andarmene davvero.
Qualcosa mi diceva che non ero nelle mani giuste, che non sono mai stata quella a cui pensavi, ma questa sensazione non cambiava il fatto che ci ho provato.
Non ho mai ascoltato quello che mi diceva l'istinto. Mi sono solo innamorata di te, ma tu non mi hai preso.
Se non ti avessi incontrato non avrei avuto quella voglia di impressionarti, di farmi amare, di dimostrarti quanto valgo.
Con tutto l'impegno profuso per apparire al meglio ed essere al meglio solo per fare colpo su di voi, ho ricevuto solo abbracci di rifiuto, promesse non mantenute e cuori infranti.
Mi hai fatto sentire assolutamente una nullità.
Ma non riesco ancora a superare il fatto che tu sia stato così gentile con me all'inizio.
Mi hai detto che ero diversa, che ero quella che stavi aspettando. Dove sono ora tutte quelle parole e quelle promesse?
Mi chiedo se vi siete mai fermati a pensare a voi stessi: "Cavolo, mi manca". Ma non è così, giusto?
Non voglio romanticizzare il crepacuore, per me è stato più simile alla morte: mi ha schiacciato i polmoni con il suo peso, togliendomi il respiro.
È incredibile quanta distruzione possa causare una sola persona. Ma sono stato costretto a rimanere vivo.
Era una cosa a cui non ero preparato. Ero io a tenermi in vita.
Se penso, solo per un attimo, a tutte quelle volte che ho accettato le rose e ignorato le spine, a tutte quelle volte che avrei potuto salvarmi da te, vedo una bambina, che vuole e ha bisogno di essere amata, che viene schiacciata dal narcisismo di una persona che pensava fosse il suo salvatore.
Ora, io corro sempre. Non vedi cosa hai fatto? Scappo, anche dalle persone che mi amano veramente. Si preoccupano per me. Sono lì per me.
Io corro e basta.